I nostri prodotti sono frutto di un’appassionata ricerca e riscoperta delle ricette e delle forme tradizionali. Ma i sapori cambiano di famiglia in famiglia e così anche le nostre ricette sono state adattate e personalizzate per trasmettere a più persone possibile il ricordo e l’emozione dei piatti di una volta.
Le produzione è rigorosamente manuale e viene prestata la massima attenzione sia nella scelta di materie prime di massima qualità, ma anche all’igiene ed alla salute.
E poi … sono anche buoni! Come ci dicono i clienti da 30 anni.
I cappelletti tondi sono una varietà di di pasta tipica di San Marino e dintorni. Si distinguono dagli altri cappelletti perché si presentano come dei raviolini tondi e lisci.
Sono concepiti per essere cotti in brodo ed il ripieno a base di carne lavorata a crudo ha il pregio di dare sapore al brodo, sia esso vegetale o di carne.
Rispetto ai tortellini ed ai tortellini a cappello rimangono più delicati al palato e più sostanziosi in quanto il ripieno subisce una sola cottura.
I cappelletti di formaggio come i tortellini a cappello sono di ispirazione Romagnola.
In questo caso il ripieno è una crema di formaggi, sempre racchiusa nella forma a cappello del prete.
I cappelletti di formaggio nascono per essere cotti in brodo, ma sono buoni con sughi di ogni tipo, a base di carne, pesce, ma soprattutto verdure. Perché non con i funghi!?
I cappellini delle feste sono nati quando ho incontrato il formaggio raviggiolo.
Era ancora quello tradizionale, fatto solo col latte di capra. Mi è subito piaciuto, quindi ho cominciato a ragionare sui migliori abbonamenti per creare un nuovo ripieno ed un nuovo tipo di pasta.
I primi anni li facevamo soltanto a Pasqua e Natale, perciò ho ideato questo nome. Ma poi a grande richiesta abbiamo cominciato a produrli tutto l’anno.
Questi cappellini sono fatti come in Romagna: un minuscolo quadrettino di sfoglia con ripieno, ripiegato come un cappello da prete. Fra tutti i nostri ripeni, questo è quello che nel sapore somiglia di più al tradizionale cappelletto sammarinese.
Noti anche come agnolotti, panzarotti o tortelli, i ravioli sono una pasta ripiena appartenente alla cultura di tanti paesi, regioni, case… ognuno con la sua ricetta e la sua forma.
I nostri ravioli hanno un ripieno cremoso e saporito dove attorno ad una base di spinaci e ricotta, ruotano gli aromi ed i sapori tipici dela nostra terra.
Il ripieno è avvolto in una sfoglia di pasta all’uovo tirata sottile, ma con rispetto alla ruvidità, che serve a raccogliere il condimento.
La dicitura di magro, sta a significare che non contiene carne, e non dietetico.
Ravioli, triangoli, mezzelune, tortelloni, cappelloni… sono una fantasia di forme tutte adatte a questo tipo di ripieno.
Si possono servire con qualunque tipo di condimento a base di verdure, carne, pesce o formaggi, ma il consiglio, dato che sono già saporiti di suo, è quello di servirli nel modo più semplice possibile, come burro (o olio) con salvia, prezemolo o parmiggiano.
Gli strozzapreti sono la pasta povera per eccellenza. Nella ricetta originale gli ingredienti sono solo farina, acqua e sale, ma soprattutto è la maestria delle donne di casa, che con pazienza arrotolano le strisce di sfoglia e le strozzano fra le mani rompendole alla lungheza desiderata a dar loro la forma caratteristica.
Nel tempo l’impasto si è arricchito di qualche uovo, ma senza perdere la natura semplice che richiama condimenti ricchi e saporiti: ragù di carne o di verdure, con salsiccia o anche con misti di pesce.
I tortellini sono un tipo di pasta ripiena di ispirazione Emiliana. Il ripieno di carne cotta è racchiuso ben stretto in un piccolo quadrato di sfoglia ripiegato su se stesso due volte e chiuso allacciando i due lembi alla base attorno al dito, lasciando la punta bella dritta.
Hanno la forma di un abbraccio, ma vengono anche chiamati ombelico di Venere per via della forma sensuale.
La tradizione li vuole cotti in brodo, ma la moda li ha arricchiti di sughi di ogni tipo: burro e parmigiano, panna, ragù, boscaiola…
Grazie alla loro forma rimangono sempre al dente anche dopo una cottura un pò prolungata.
I tortellini a cappello hanno una forma di ispirazione Romagnola. Il ripieno di carne, ricco e profumato, è avvolto sempre in un quadratino di sfoglia, ma è piegato su se stesso una volta sola. I due lembi inferiori sono appoggiati l’uno sull’altro e si chiudono formando una seconda punta.
Le due punte conferiscono la caratteristica forma detta a cappello del prete, da cui il nome.
Come i tortellini nascono per il brodo ma si possono condire a piacere.
A differenza dei tortellini rimangono molto più teneri.